Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Cercando in rete informazioni, notizie ed eventi legati ai 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, sono incappata in un articolo interessante.
L’ho trovato sul sito cultura.tiscali.it e tratta di un libro che, almeno stando alla presentazione, dovrebbe essere molto stimolante e finalmente “nuovo”.
Mi riferisco alla trattazione della figura e dell’opera del più grande scrittore italiano moderno per ciò che realmente fu e non per come, in perfetta malafede, tanti hanno voluto farci credere che sia stato, a cominciare dagli insegnanti a scuola.
Appartengo alla ristretta cerchia di persone che ha amato I Promessi Sposi da subito, dalla prima lettura in classe al Ginnasio.
Mi innamorai della storia, dei personaggi, del modo incredibile di come l’artista fosse riuscito a renderli dal punto di vista umano e psicologico, con una profondità che non mi sembrava paragonabile a quella di nessun altro romanzo.
E di certo non sbagliavo.
Allo stesso modo trovavo inconcepibile la maniera in cui la professoressa pretendeva di narrare il Manzoni uomo privato, marito, padre e amico.
Anche a voi hanno detto che era bigotto, noioso e ipocrita?
La (cattiva) politica, soprattutto nei luoghi meno appropriati come la scuola, fa danni enormi.
Ma si può sempre recuperare ed imparare.
Questo era davvero Manzoni (fra l’altro)
L’autore de Il 5 Maggio è un caposaldo imprescindibile della nostra letteratura e della cultura italiana ed europea in genere.
Moderno e lungimirante, aveva previsto 200 anni fa alcuni cambiamenti della società che si sono verificati in seguito.
Uomo di Fede salda, sincera e sentita, ha vissuto e messo in pratica per primo quei principi che hanno ispirato tutta la sua opera.
Democratico come non ti aspetteresti da un nobile nato nel XVIII secolo, si batté per un’istruzione accessibile alle classi più basse e per primo fece di due popolani i protagonisti di un’opera letteraria.
Rivoluzionò il teatro e la tragedia.
Fu un marito ed un padre amorevole, dedito a moglie e figli, tanto da portare questi ultimi in gita e in vacanza, non certo un’abitudine diffusa fra i contemporanei.
Insomma, un artista eccelso e un uomo degno di questo nome, l’esatto contrario di come malignamente hanno tentato di raccontarcelo solo per motivi e scopi che con la cultura e l’arte non hanno nulla a che vedere.
Il cuore è un guazzabuglio: la svolta, finalmente?
Come vi dicevo all’inizio, oggi mi sono imbattuta in un articolo di presentazione del libro Il cuore è un guazzabuglio (Giulio Einaudi Editore) di Eleonora Mazzoni.
Premetto che, per ovvie ragioni di tempo, non l’ho ancora comprato (lo ordinerò domani), ma non appena lo avrò tra le mani lo leggerò e poi posterò qui una recensione.
Cosa mi incuriosisce di più?
Che l’autrice della biografia abbia dichiarato a proposito di Manzoni e de I Promessi Sposi che “Questo scrittore è uno che capisce gli esseri umani, pensai. Sa come sono fatti la loro testa e il loro cuore. Mi parla e mi comprende. Me ne innamorai follemente”.
E ciò l’avrà spinta, certamente, a tracciare un ritratto veritiero dello scrittore.
Ed era ora!
Vi aggiornerò non appena sarò arrivata all’ultima pagina del libro, nel frattempo vi rimando all’articolo che ho citato https://cultura.tiscali.it/libri/articoli/Trasgressivo-carnale-chiacchierone-a-150-anni-dalla-morte-i-vero-Manzoni/ (Foto da: sololibri.net).
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