Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Conoscete il Panpepato?
A Siena lo chiamano “il babbo del panforte”.
Il Panpepato nacque proprio nella città del famoso Palio intorno all’anno Mille, con l’avvento di una spezia che si sarebbe ben presto dimostrata straordinariamente versatile e buona, il pepe.
Ripercorriamo brevemente la storia di questo antico dolce, uno dei più caratteristici della Toscana.
Dal Pan mielato al panpepato
Il segreto del particolarissimo sapore del Panpepato era dovuto all’abbondante presenza di pepe.
A sua volta, esso discendeva dal più antico pan mielato senese, un impasto di farina, acqua e miele cui si aggiungeva la frutta.
Un dolce per ricchi
Il Panpepato non era un dolce come gli altri, bensì una prelibatezza per pochi palati.
Quello stesso pepe che gli conferiva la tipica piccantezza infatti, doveva essere importato dall’ Oriente ed era talmente costoso che potevano permetterselo solo i ricchi e il clero.
Lo realizzavano solo coloro che appartenevano all’Arte dei Medici e Speziali di Siena e pertanto veniva confezionato esclusivamente nei conventi e nelle spezierie.
Alcune locande, botteghe di alimentari e taverne poi, vendevano il prodotto finito.
Cibo afrodisiaco e prezioso
Per avere un’idea di quanto valore venisse attribuito a questo dolce, basti pensare che in taluni casi valeva addirittura come merce di scambio, al posto della moneta.
E per finire, forse perché piccante, si credeva che fosse afrodisiaco e, non di rado, veniva prescritto come alimento curativo (Foto da: cucinaserena.it).
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