Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
La città di Londra si caratterizza per il connubio sempre più disinvolto di elementi di architettura contemporanea e beni di grande interesse storico e culturale.
Un accostamento del tutto innovativo di modernità e tradizione.
Aperto al pubblico nel 2013, lo Shard London Bridge, comunemente chiamato semplicemente The Shard, gioiello dell’urbanistica mondiale, è diventato un nuovo elemento costitutivo dello skyline della capitale inglese, già ricco di presenze importanti.
Con i suoi 310 metri di altezza è tra i grattacieli più alti dell’intera Unione Europea.
Progettato dall’architetto italiano Renzo Piano, lo Shard London Bridge sostituisce le Southwark Towers, edificio smantellato su decisione del proprietario, Irvine Sellar.
Una scheggia di cristallo che si staglia nel cielo di Londra, lo Shard è il prodotto della professionalità e della creatività del celebre architetto genovese Renzo Piano.
Suoi anche i progetti del Centre Georges Pompidou di Parigi, dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, e il Nemo, National Center for Science and Technology di Amsterdam.
Il progetto originario risale a diverso tempo fa, come parte di un programma più esteso di riqualificazione urbana dell’area di Southwark.
Pare che l’ispirazione per il grande architetto italiano sia arrivata da un altrettanto celebre artista nostrano, il Canaletto.
Nello specifico, l’opera è Veduta del Tamigi e della City da un arco di Westminster Bridge, del 1747.
La crisi economica mondiale, le difficoltà dell’economia britannica e le numerose polemiche hanno ostacolato non poco la costruzione dello Shard.
Finanziati dal Consorzio Finanziario del Qatar, i lavori cominciarono nel 2009 con l’ausilio offerto da potenti finanziatori, grazie ai quali si riuscirono a superare le difficoltà finanziarie relative alla realizzazione di un’opera di tale portata.
La costruzione dello Shard è durata circa tre anni ed è stata realizzata in parte attraverso l’utilizzo di materiali riciclati.
Il grattacielo, dalla forma piramidale, è composto da 11.000 finestre e le pareti sono realizzate quasi interamente in vetro.
Un altro materiale determinante nella costruzione dello Shard è stato l’acciaio.
Polemiche e critiche
Con i suoi 310 metri di altezza, lo Shard è considerato una delle meraviglie dei tempi moderni, nonché l’impresa architettonica più all’avanguardia nel Regno Unito.
Ma il grattacielo più alto della Gran Bretagna e tra i più alti in Europa è ancora pressoché vuoto.
La scheggia di cristallo progettata dall’architetto italiano Renzo Piano nel London Bridge Quarter ospita un ristorante al trentaduesimo piano e un paio di gallerie panoramiche.
Solo alcuni dei settantadue piani del grattacielo sono in uso.
Questa scintillante piramide di cristallo, costata nientemeno che 500 milioni di sterline, fatica a trovare inquilini.
Il costo esorbitante degli affitti e la stagnazione economica sono ritenuti i principali responsabili di questo lento decollo dello Shard.
Gli esperti ritengono inoltre, che il problema sia fondamentalmente la posizione in cui il grattacielo è stato costruito.
Sorge sulla sponda meridionale del fiume Tamigi, lontano dal cuore finanziario di Londra, dove lavorano i potenziali inquilini, in una posizione remota e fondamentalmente piuttosto scomoda.
Sembrava aver espresso interesse lo chef britannico Gordon Ramsay, conduttore del reality show Hell’s Kitchen, da cui è stato tratto l’omonimo videogame disponibile sul portale online https://www.casino777.ch/it/ insieme a roulette e blackjack.
Due nuovi grandi grattacieli, ai quali sono già stati affibbiati gli epiteti Cheesegrater e Walkie Talkie, sono stati costruiti nella City e una buona porzione dei locali a disposizione era già stata affittata ancor prima che i lavori fossero ultimati.
Simon Jenkins, presidente del National Trust, si è espresso in merito allo Shard, definendolo una torre dall’architettura eccessivamente egocentrica.
Ha poi dichiarato la propria perplessità circa la posizione del grattacielo e la forma inadatta dei locali da adibire a uffici.
Tirando le somme, lo Shard più che diventare il nuovo elemento distintivo dello skyline londinese, è ancora una torre semivuota, a differenza dei tanti edifici circostanti (Foto da: tripadvisor.it e theviewfromtheshard.com).
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