Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Nell’Antico Egitto si facevano i test di gravidanza ed erano anche altamente attendibili, addirittura fino al 70%.
Sembra fantascienza invece è storia.
A scoprirlo e a renderlo noto al mondo intero, sono stati gli studenti dell’Università di Copenaghen supervisionati dall’egittologo Kim Ryholt, che è anche a capo della prestigiosa Collezione di papiri di Carlsberg.
Dalla traduzione di quanto scritto su uno di tali papiri infatti, si è potuto capire come funzionasse questo rudimentale ma efficace test di gravidanza.
La donna urinava in un sacchetto pieno di orzo e in un altro colmo di farro, dopodiché aspettava qualche giorno per avere il risultato.
Quest’ultimo dipendeva da quale dei due suddetti cereali germogliasse.
Nel caso fosse stato l’orzo, la signora attendeva un maschietto, se invece a germogliare fosse stato il farro, si era in attesa di una bimba.
Se, infine, non germinava né l’uno né l’altro, significava che la signora non era incinta.
A colpire maggiormente di questa notizia sono senza dubbio le capacità intuitive degli antichi Egizi, i quali, nonostante la distanza temporale che li separa da noi, avevano un grado di evoluzione che lascia esterrefatti.
E poi in una cosa erano praticamente imbattibili, ovvero servirsi di tutte le possibilità che la natura poteva offrire, persino per i test di gravidanza (Foto da: fenomenologia.net).
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