Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Oggi l’igiene della ascelle passa attraverso un accurato lavaggio con acqua e sapone ed una abbondante spruzzata di deodorante.
All’inizio del ‘900 non era così.
Dopo un lungo periodo di pausa, da oggi riprendo a postare alcune informazioni tratte da un vecchio manuale di bellezza femminile appartenuto ad una mia anziana zia.
E’ un testo divertente e curioso, che ci aiuta a capire lo straordinario progresso delle cure estetiche in poco più di un secolo.
Mi riferisco a Per esser belle (Sonzogno, Milano 1906).
Leggere le stravaganti ricette in voga a quell’epoca fa sorridere adesso, ma è comunque un documento storico importante per capire come le nostre nonne e bisnonne si prendevano cura di sé all’inizio del XX secolo (vedi anche: https://www.pilloledistoria.it//11915/storia-contemporanea/pomata-per-unghie-fai-da-te).
In un’epoca in cui i deodoranti come li conosciamo oggi non esistevano ancora, per l’igiene della ascelle si usavano rimedi, diciamo così, più rudimentali.
Cito testualmente: “[…] bisogna aver cura di fare ogni giorno abbondanti lozioni con acqua fresca alcolizzata, sotto le ascelle.
Nel caso che siate particolarmente soggette alla traspirazione delle ascelle, vi consiglierei di spolverarle con allume e di applicarvi cataplasmi di radici di cardo e di giglio giallo bolliti, in proporzioni uguali.”
Non so voi, ma io preferisco di gran lunga i nostri deodoranti! (Foto da: focus.it).
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