Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

rhodinum italicum

La rosa campana era l’ingrediente base del Rhodinum italicum, un profumo che piaceva molto agli antichi romani

Quasi quasi potremmo considerare il Rhodinum Italicum un po’ come il nostro Chanel n°5.

Anch’esso infatti, era un profumo prestigioso e largamente apprezzato, solo che era in voga molti secoli fa e la sua produzione era più, diciamo così, rudimentale.

Che poi non è neanche del tutto vero se teniamo conto dell’epoca in questione, perché i romani erano maestri profumieri senza pari ed anche il metodo di lavorazione delle essenze era, in quel periodo, all’avanguardia (vedi anche: https://www.pilloledistoria.it//3128/storia-antica/antica-roma-oli-unguenti-profumi).

Una delle zone più rinomate per la produzione di profumi era la Campania.

A Pompei ed Ercolano sono state ritrovate diverse botteghe che testimoniano l’interesse della gente per i profumi e l’importanza che essi rivestivano per l’economia del luogo.

Del Rhodinum Italicum parla anche Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia.

Lo scrittore afferma che “La rosa si fa macerare nell’olio, e questo già dal tempo della guerra di Troia, come attesta Omero. Inoltre la si fa entrare nei profumi. Le specie di rose che da noi hanno acquistato maggiore celebrità sono la prenestina e la campana”.

Il Rhodinum Italicum era, per l’appunto, un profumo il cui ingrediente di base era proprio la rosa campana.

La ricetta per ottenerlo era piuttosto elaborata e comprendeva un mix di ingredienti naturali attestati da varie fonti.

Agresto, olio di zafferano, cinabro, miele, fiore di sale, giunco profumato, calamo aromatico e vino, uniti ai petali della regina dei fiori, creavano una fragranza di grande fascino.

Nasceva così il Rhodinum Italicum, uno dei profumi più alla moda della Roma antica (Foto da: ad-italia.it).

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About the Author: Maria Paola Macioci