Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
L’inizio del successo dei pomodori a tavola si deve al cuoco marchigiano ma trapiantato a Napoli Antonio Latini, vissuto nel ‘600.
Se è vero infatti che il pomodoro, declinato in una miriade di ricette e varianti, è uno degli alimenti tipici della nostra gastronomia, è altrettanto vero che non è stato sempre così.
Questi ortaggi squisiti e versatili, arrivarono in Europa dopo la scoperta dell’America, ma non incontrarono immediatamente il gusto delle persone (vedi anche: https://www.pilloledistoria.it//9675/storia-moderna/tavola-nellitalia-rinascimentale-cosa-si-mangiava).
Molti li consideravano addirittura “velenosi” o, al massimo, cibo adatto solo ai poveri.
Insomma, per oltre un secolo, i pomodori nel Vecchio Continente vennero usati quasi esclusivamente come pianta ornamentale (esattamente come accadde per le patate).
Tutto cambiò grazie ad Antonio Latini.
Il lungimirante chef fu il primo ad elaborare fantasiose ricette a base di pomodori, compresa la salsa.
Grazie a lui finalmente si comprese che non solo essi avevano un ottimo sapore, ma si prestavano anche a numerose sperimentazioni.
I primi ad apprezzarne le caratteristiche furono dunque i napoletani, ma da lì al resto d’Europa non ci volle molto.
Bisogna ammettere che Antonio Latini fu decisamente un innovatore in cucina.
Da secoli ormai, i pomodori sono immancabili sulle nostre tavole.
Cosa sarebbe la dieta mediterranea senza questi splendidi frutti della natura? (Foto da: abebooks.it).
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