Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
In questo momento tutti noi italiani stiamo sperimentando sulla nostra pelle cosa sia la quarantena.
Da giorni siamo chiusi in casa, ed altrettanto dovremo fare nei giorni a venire, per vincere la nostra guerra contro il Coronavirus.
Lo dobbiamo a noi stessi e agli altri.
Sicuramente molti di voi si saranno fatti domande su cosa significhi esattamente il termine stesso “quarantena”, perché si chiama proprio così e quale sia l’origine sia del nome che della prassi.
Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Quarantena: cos’è
La quarantena è una strategia sanitaria che consiste in un isolamento forzato, che serve ad arginare il contagio quando c’è il rischio di un’epidemia.
In pratica i soggetti malati si isolano da quelli sani, in maniera tale che non possano infettarli.
Quarantena: origine del termine
Il termine sta ad indicare “40 giorni”, ovvero quella che, una volta, era ritenuta la durata ideale della separazione fra persone infette e popolazione sana.
Oggi la quarantena non deve essere necessariamente di 40 giorni precisi, ma indica semplicemente la prassi in sé (a prescindere da quanti giorni effettivi essa duri).
Un po’ di storia
Quasi certamente le origini della quarantena risalgono al ‘300 e, precisamente, al drammatico periodo della cosiddetta peste nera.
Con questa espressione si indica quell’epidemia di peste che in pieno Medioevo, dal 1348 al 1359, si diffuse in Europa causando milioni di morti (vedi anche: https://www.pilloledistoria.it//3708/storia-moderna/peste-grandi-epidemie-storia).
Fu proprio allora che si verificò la prima quarantena della storia.
Nel 1347, quando un vascello proveniente dall’Oriente attraccò nel porto di Ragusa (odierna Dubrovnik, Croazia), le autorità imposero ai passeggeri della stessa di non scendere prima che fossero trascorsi 30 giorni, poi divenuti 40.
Ciò serviva ad essere certi che nessuno degli stranieri fosse affetto da un morbo che avrebbe potuto poi trasmettere alla cittadinanza.
Il nuovo metodo piacque agli europei, che da allora lo adoperarono con successo anche in seguito.
I lazzaretti
Chi ha letto i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni (spero tutti!), di sicuro ricorderà la magnifica descrizione del lazzaretto che accoglie i malati di peste.
Ebbene, i lazzaretti vennero creati proprio con il preciso scopo di fungere da centri di isolamento per gli appestati, che qui restavano nella speranza di guarire, ma a distanza dalla popolazione sana, che così non correva o allontanava al massimo il rischio di infettarsi.
La quarantena resta a tutt’oggi la migliore arma di difesa contro le malattie contagiose.
In passato venne usata anche per la lebbra e la sifilide, recentemente per Ebola ed ora, purtroppo, per il Coronavirus.
Dunque restiamo tutti a casa e difendiamoci (Foto da: ilpost.it e promessisposi.weebly.com).
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