Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Il calendario è un oggetto che fa parte della nostra quotidianità e di cui ci si affretta a reperirne una copia in prossimità della fine dell’anno (dopo l’estate si inizierà già a cercare il nuovo Calendario 2020).
Difficilmente si pensa a quanto la sua storia sia lunga e complessa: ripercorriamone in breve le tappe salienti.
Antica Roma
Il primo calendario dell’Antica Roma risale addirittura al suo mitico fondatore, Romolo.
Le informazioni sul suo conto sono abbastanza nebulose e, a volte, contraddittorie.
Stando a quanto affermato da Ovidio, i mesi dell’anno erano solo 10 ed iniziavano da Marzo, ma secondo alcuni storici esistevano già Gennaio e Febbraio.
Tito Livio ci informa in modo piuttosto circostanziato del calendario di Numa Pompilio, secondo re di Roma.
Si trattava di un calendario lunisolare di 12 mesi composti da giorni che andavano da 29 a 31.
In tutto l’anno era costituito da 355 giorni e, per recuperare i dieci giorni dell’anno solare, ogni due anni si inseriva un mese, Mercedonio o Intercalare, della durata di 22 o 23 giorni.
Questo calendario, che pure nel tempo fu sottoposto a diverse modifiche, rimase in vigore fino al 46 a.C.
Il calendario Giuliano
Il calendario di Numa, usato per tutta l’epoca repubblicana, mal gestito dai sacerdoti che se ne occupavano, finì per accumulare un ritardo di circa tre mesi rispetto al naturale susseguirsi delle stagioni, al punto da posticipare l’estate a Ottobre e Novembre che, invece, erano mesi autunnali.
Alla situazione volle porre rimedio Giulio Cesare con l’introduzione di un nuovo calendario, detto giuliano proprio in suo onore.
L’intenzione era quella di creare un calendario più funzionale rispetto al precedente.
Sosigene, illustre astronomo alessandrino, ottenne l’importante incarico.
Il 46 (o 45) a.C., anno in cui esso entrò in vigore, fu del tutto particolare: si inserirono due mesi extra fra Novembre e Dicembre per far sì che di nuovo i mesi e le stagioni tradizionali corrispondessero, oltre ad un’altra intercalazione di Mercedonio.
Quasi certamente quell’anno durò 445 giorni.
Per il resto Sosigene stabilì 365 giorni per ogni anno più uno bisestile ogni 4.
Il calendario gregoriano
Il calendario gregoriano, attualmente usato nella maggior parte dei Paesi del mondo a parte qualche rara eccezione, venne ufficialmente introdotto il 4 Ottobre 1582.
Di fatto, il 1582 durò 10 giorni in meno rispetto al normale.
La decisione venne presa ed attuata da Papa Gregorio XIII, con l’intento di superare lo sfasamento venutosi a creare con il calendario giuliano.
In pratica, si era in ritardo con l’anno solare e si doveva compensare questo divario.
Dopo un lavoro durato ben 4 anni e presieduto dal medico Luigi Lilio e dall’astronomo Cristoforo Clavio, la bolla papale Inter gravissimas, dette l’avvio al calendario gregoriano.
Esso era uguale a quello giuliano, ma vennero soppressi i bisestili degli anni centenari non multipli di 400.
Così si recuperava quello scarto di 5 ore, 48 minuti e 46 secondi “dimenticati” per secoli, con la conseguenza del successivo sfasamento.
E’, diciamo così, divertente, pensare che i giorni dal 5 al 14 Ottobre del 1582 furono considerati non esistenti da Gregorio XIII: le persone che la sera del 4 Ottobre di quell’anno andarono a letto, la mattina successiva si svegliarono il 15 Ottobre.
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