Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Con il termine ficatum, nell’Antica Roma, si indicava il fegato di animali ingrassati con i fichi.
Ho già postato diverse ricette del grande chef Marco Gavio Apicio (vedi https://www.pilloledistoria.it//10750/storia-antica/pullum-parthicum-ricetta-apicio e https://www.pilloledistoria.it//9767/storia-antica/antiche-ricette-un-dolce-apicio), ma questa è davvero il massimo del non dietetico!
Non vi consiglio di provarla, tuttavia questa preparazione gastronomica è indubbiamente interessante dal punto di vista storico.
Diciamo pure che i Romani non amavano, in linea di massima, mangiare “leggero”.
Il Ficatum si preparava così.
Ingredienti: 400 grammi di fegato di maiale ingrassato con i fichi, 100 ml di aceto per fare la marinata, 6 grani di pepe nero, 2 costole di sedano, 2 foglie di alloro, pepe in polvere, un pizzico di sale, piccoli budelli di maiale (o rete), olio extravergine d’oliva.
Di seguito il procedimento.
Tagliare il fegato a pezzettini e immergerlo in una marinata fatta di aceto, pepe macinato, sedano finemente tritato e foglie di alloro.
Lasciare macerare la carne per 4 ore, dopodiché tirarla fuori dal composto.
Salare e pepare la carne, prima di riempire con essa i budelli (legandoli bene).
Arrostire il Ficatum su una griglia rovente unta di olio (Foto da: norcinerie.com).
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