Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

prostituzione maschile

L’imperatore romano Adriano ed il suo giovane amante Antinoo

Non di sola prostituzione femminile si viveva nell’Antica Roma (vedi https://www.pilloledistoria.it//4429/storia-antica/suburra-quartiere-luci-rosse-dellantica-romahttps://www.pilloledistoria.it//9171/storia-antica/aspetto-prostituta-dellantica-roma-rosso): anche se con caratteri e regole diverse rispetto ad essa infatti, nell’ampio, variegato e decisamente disinibito panorama sessuale dell’Urbe, la prostituzione maschile trovava uno spazio tutt’altro che marginale, divenendo addirittura un lusso per pochi, coloro cioè, che avevano la disponibilità economica per potersi permettere i favori di prestanti giovanotti.

A differenza delle colleghe donne, gli uomini costavano molto di più; stando a quanto asserito da Catone il Censore, certi suoi “depravati concittadini“, nell’ambito della prostituzione maschile, arrivavano a pagare somme di denaro che sarebbero bastate ad acquistare una fattoria.

In realtà nella cultura romana, in generale, non faceva grande differenza se si consumavano rapporti etero oppure omosessuali, poiché a contare era principalmente il ruolo che si assumeva: niente da dire se esso era di tipo attivo e dominante, mentre quello passivo era mal giudicato ed oggetto di scherno (fu così anche per Giulio Cesare riguardo la sua relazione con Nicomede di Bitinia: https://www.pilloledistoria.it//2875/storia-antica/presunta-bisessualita-giulio-cesare-storia-nicomede).

In conseguenza di ciò, se un cittadino romano “bene” desiderava un partner maschile per fugaci incontri amorosi, per evitare di essere deriso, doveva necessariamente scegliersi uno schiavo (vedi https://www.pilloledistoria.it//2952/storia-antica/regole-dellomosessualita-nellantica-roma-strana-morale-dei-romani) (Foto da: darkgothiclolita.forumcommunity.net)

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About the Author: Maria Paola Macioci