Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Maria Stuarda, sfortunata regina di Francia e di Scozia (https://www.pilloledistoria.it//3839/storia-moderna/pittura-storia-maria-stuarda-patibolo), oltre che intelligente, colta ed appassionata, fu anche una donna molto bella, ammirata e corteggiata, come si può constatare, in effetti, dai ritratti e persino dal calco funerario del suo volto.
Al viso angelico e alla figura sottile ed estremamente femminile si aggiungeva, stando ad alcune fonti, una statura eccezionale (probabilmente anche eccessiva, soprattutto per quelli che erano i canoni dell’epoca), ma che di certo non passava inosservata: 1,80 centimetri addirittura, o poco meno.
Maria e sua cugina Elisabetta I, sovrana d’Inghilterra, non si conobbero mai di persona, ma le descrizioni benevole degli ambasciatori riguardo la prima, furono più che sufficienti a far sorgere nella seconda, piuttosto bruttina e sgraziata, un insopprimibile e neanche tanto velato sentimento di invidia, che giocò un ruolo tutt’altro che marginale, e questo non fa di certo onore alla grande Elisabetta, nella decisione di decretare la condanna a morte della rivale.
Curiosa di apprendere informazioni sull’aspetto della congiunta, una volta Elisabetta chiese a Lord Melville, ambasciatore scozzese alla corte di Inghilterra: “E’ alta come me la vostra sovrana?” ed egli le rispose che no, lo era di più, al che la donna stizzita, replicò: “E’ troppo alta, sono io dell’altezza giusta!”.
Insomma, da che mondo è mondo, a prescindere dal rango e dal ruolo sociale, la vanità femminile è sempre esistita (Foto da: tgtourism.tv).
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