Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Alla fine di un processo tutt’altro che equo, Mata Hari, pseudonimo di Margaretha Geertruida Zelle, (https://www.pilloledistoria.it//10328/storia-contemporanea/mata-hari-breve-breve-biografia-della-spia-piu-sexy-tutti-tempi) fu condannata a morte per fucilazione e a nulla valsero i tentativi di commutare la pena in una detenzione o di avvalersi dell’indulto.
L’esecuzione avvenne in una fredda e nebbiosa mattinata d’autunno, il 15 Ottobre 1917, a Vincennes.
Tutti i presenti, l’avvocato della donna, le suore che si erano occupate di lei nell’ultimo periodo, il medico della prigione e gli stessi soldati incaricati di ucciderla, un plotone di zuavi, restarono colpiti dalla serenità e, in un certo senso, dalla spavalderia mostrate dalla “sexy spia” in un momento tanto drammatico; decisa ed orgogliosa, senza alcun tentennamento, essa chiese di non essere legata al palo (la accontentarono in parte, pare, lasciando la corda molto lenta) e rimase in piedi, a testa eretta, ad attendere la sua ora.
In tutto la vittima ricevette quattro colpi, di cui quello al cuore fu l’unico fatale.
Sull’evento, in gran parte misterioso, anche perché svoltosi in fretta e in gran segreto, sono sorti aneddoti difficili da verificare; fra gli altri, si dice che Mata Hari, quasi fosse stata un’attrice consumata, abbia accolto la morte inviando baci ai suoi carnefici (Foto da: tribalmind.blogspot.it).
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