Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Cos’era, veramente, lo ius primae noctis?
Su questa norma in vigore per gran parte dell’epoca medievale, si fa un po’ di confusione.
Vediamo di fare chiarezza.
La maggior parte delle persone, se interrogata in merito, risponde sicura che essa non faceva altro che sancire il diritto del feudatario di trascorrere la prima notte di matrimonio con le legittime mogli dei propri sudditi.
In pratica, si sarebbe trattato di un odioso sopruso perpetrato dai potenti a danno dei loro subalterni.
Tuttavia ciò non è vero, perché sembra che le cose stessero diversamente e fossero un po’ meglio di come erroneamente si sia ritenuto in seguito.
Quasi certamente, lo ius primae noctis consisteva solo in una tassa che il signore chiedeva per dare il proprio assenso alle nozze.
La si può considerare comunque una prepotenza, ma rapportata al tempo in cui essa si inscrive e al modello di società di allora, basata su ruoli gerarchicamente distinti e fra loro lontani anni luce, non deve destare grande stupore e, ad ogni modo, era pur sempre di gran lunga meno grave e sopportabile dell’altra ipotesi (Foto da: abcblogs.abc.es).
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