Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

Ludwig II

Ludwig II e il giovane attore Josef Kainz (a sinistra nella foto)

Ludwig II di Baviera non mostrò mai alcun interesse nei confronti del sesso femminile ed anche la chiacchierata amicizia con la bella Sissi, sua cugina, altro non fu che un legame platonico fra due anime simili (https://www.pilloledistoria.it//10235/storia-contemporanea/sissi-ludwig-ii-furono-amanti).

Il re amava gli uomini, ma visse sempre la propria omosessualità con grande sofferenza, sia per ragioni caratteriali, sia per le oggettive difficoltà che una simile condizione comportava a quell’epoca.

La maggior parte degli storici e dei biografi del re, ritiene che questa sessualità repressa abbia contribuito non poco ad acuire le naturali fragilità di un uomo perennemente combattuto tra la tentazione di dare libero sfogo alle proprie pulsioni erotiche e il timore del giudizio altrui, in un periodo nel quale essere gay equivaleva ad appiccicarsi addosso un’etichetta di infamia e di disprezzo difficilmente sopportabile.

Tuttavia neppure Ludwig poteva cambiare la propria indole e così, nonostante gli sforzi per trattenersi, il bizzarro monarca finiva sempre per fare una corte spietata, a suon di regali costosi ed attenzioni che non lasciavano adito a dubbi, agli uomini del suo entourage, quindi stallieri, camerieri, guardiani e servitori.

Nella stragrande maggioranza dei casi si trattava di giovani ambiziosi, che avevano tutto da guadagnare da una relazione con il monarca, quindi difficilmente si ritraevano, ma poi, inevitabilmente, presto o tardi, si trovavano costretti a fare i conti con la sua volubilità, vedendosi rimpiazzati da un giorno all’altro senza tanti complimenti.

A volte Ludwig si innamorava davvero però, e in tal caso il fortunato si trovava immerso in quel mondo da fiaba, fatto di castelli incantati ed atmosfere da sogno, che il re inseguì e cercò di realizzare per tutta la vita, prosciugando le finanze dello Stato; tra le sue passioni più celebri ci fu quella per Joseph Kainz, attore teatrale ungherese tra i più apprezzati del suo tempo (Foto da: abendzeitung-muenchen.de).

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci