Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

Vittorio Emanuele III

Vittorio Emanuele III

Dopo quella della regina Elena (https://www.pilloledistoria.it//10019/notizie/la-salma-della-regina-elena-torna-italia) anche la salma di Vittorio Emanuele III è appena tornata in Italia per essere tumulata a Vicoforte, nel cuneese, proprio accanto all’amata consorte.

Come è noto, le illustri spoglie si trovavano nella Cattedrale di Santa Caterina ad Alessandria d’Egitto, dove l’ex monarca era morto il 28 Dicembre 1947.

Neanche i 70 anni esatti trascorsi da quell’evento tuttavia, sono sufficienti ad evitare le solite, immancabili e sterili polemiche di cui il nostro Paese sembra non riuscire più a fare a meno, visto che una parte dell’attuale classe dirigente e la comunità ebraica sono insorte gridando ad uno scandalo che non si sa in cosa consista.

Eppure di questioni importanti a cui pensare e di problemi urgenti da risolvere ne avrebbero in abbondanza, solo che evidentemente attardarsi in discussioni senza senso ed inventare casi inesistenti meglio si confà alle loro (in)capacità e furbescamente contribuisce a gettare negli occhi della gente abbastanza fumo da impedire loro di vedere nella giusta misura quelli che sono i problemi reali di un Paese ormai allo sbando.

Quasi mai mi sono concessa la libertà di esprimere opinioni personali in merito agli argomenti trattati nel sito, ma stavolta mi permetto di fare un’eccezione, perché quando si arriva a certi livelli di slealtà, seppur con innegabili tratti di assoluta ridicolaggine, chi ha la fortuna di occupare uno spazio pubblico anche piccolissimo come può essere un blog, ha il diritto ed il dovere di intervenire esprimendo, nel rispetto di tutti, la propria opinione.

Vicoforte

Il Santuario di Vicoforte, dove riposerà la salma di Vittorio Emanuele III

Qual è il problema?

Che un morto torni dove è nato e vissuto per riposare in santa pace?

Qualcuno obietterà che non si tratta di un morto qualunque, puntando il dito contro le colpe, sia accertate che presunte, di Vittorio Emanuele III, ma poi, con pari obiettività e severità, dovrà anche illuminarci sull’esistenza, in qualunque epoca e terra, di un politico che sia stato esente da errori, più o meno gravi, e da debolezze.

Io non ne conosco nessuno, tanto meno in riferimento agli ultimi decenni, nei quali l’incancrenirsi di odiosi privilegi e l’ incompetenza generale e dilagante, hanno finito per ridurre un’intera popolazione alla fame togliendole i diritti minimi e i servizi più essenziali.

E preferisco non soffermarmi sui comportamenti criminali, che hanno visto lucrare persino sui terremoti, e sulle connivenze mafiose costate a questo martoriato Paese un’infinita serie di morti, lutti e rovine.

Siamo seri: è normale che chi si è reso complice, in un modo o nell’altro, oggi o solo ieri, di una simile condotta, si erga ora a giudice supremo  e a censore morale di uomini vissuti prima di loro e pertanto costretti ad agire, bene o male, in epoche e contesti a loro sconosciuti?

Purtroppo anche prendersela con i morti, a volte persino dopo averli osannati da vivi (e potenti) è una pessima abitudine italiana, che dovremmo abbandonare una volta e per sempre se davvero ambiamo a diventare democratici e civili.

Tanto la Storia non cambia e noi non possiamo fare altro che cercare di conoscerla e comprenderla nei limiti delle nostre possibilità, nella consapevolezza che gran parte di essa ci resterà comunque del tutto ignota.

Quanto a Vittorio Emanuele III, la sepoltura in un luogo piuttosto che in un altro e tutti i giudizi negativi del mondo, non potrebbero mai cambiare il fatto che è stato re d’Italia, quindi solo chi è in malafede o malato di ideologia o privo di umanità o semplicemente ottuso, può meravigliarsi o scandalizzarsi del fatto che un italiano sia, finalmente, tornato a casa (Foto da: turtledove.wikia.com e turtledove.wikia.com).

 

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci