Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Il classico cornetto con cui molti di noi sono abituati a fare colazione la mattina, ha origini lontane.
Esse risalgono, precisamente, al 1683, anno della battaglia di Vienna.
L’esercito cristiano, una coalizione tra tedeschi, polacchi ed austriaci, sconfisse i Turchi guidati dal Gran Visir Kara Mustafa (1626-1683), che da mesi assediavano la città austriaca, costringendoli a rinunciare definitivamente ad ogni mira espansionistica in Europa.
Lo schieramento vittorioso era comandato da Giovanni III di Polonia (1629-1696).
Secondo un’accreditata vox populi, fu lui a chiedere ad alcuni pasticceri di inventare un dolce celebrativo a ricordo dello storico successo militare, destinato a cambiare per sempre l’assetto geo-politico del Continente.
Il fornaio Petler Wendler allora, creò una pasta a forma di mezzaluna, ironicamente riferita al simbolo posto sulla bandiera araba.
Ai tempi del matrimonio tra Luigi XVI e Maria Antonietta d’Austria, nel 1770, il cornetto arrivò alla corte di Versailles.
Qui però i cuochi ne modificarono leggermente la ricetta originale aumentandone la quantità di burro e la sofficità.
Da tale caratteristica derivò il nome croissant, ovvero “crescente“.
Riguardo alla celebre frase delle brioches erroneamente (e in malafede) attribuita alla regina di Francia, che in realtà non la pronunciò mai, è bene specificare che, ad ogni modo, con quel termine, all’epoca, si designava un tipo di pane e non il dolce cornetto che ancora oggi tutti mangiamo (Foto da: essentaste.com).
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