Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Vero e proprio flagello dell’umanità, la peste si diffuse più volte nel corso dei secoli in varie zone del mondo, mietendo un numero impressionante di vittime tra le popolazioni colpite.
Le fonti antiche, documentarie ma anche letterarie, descrivono con precisione e sgomento il verificarsi di queste epidemie, con tutto il loro carico di morte, paura e disagio.
Dall’alto Medioevo fino all’inizio del ‘700 scoppiarono diverse epidemie di peste considerate epocali, sia per la violenza con cui si manifestarono, che per la portata apocalittica di caduti e danni collaterali che provocarono.
Eccone una breve descrizione.
La prima grave pestilenza di cui abbiamo notizia si verificò tra il 541 e il 544 d.C. nei territori dell’Impero bizantino, dove lasciò dietro di sé una scia raccapricciante di morti, di cui non esiste una stima esatta, ma che tuttavia raggiunse sicuramente molti milioni di unità.
Conosciuta come “peste di Giustiniano” in quanto avvenuta durante il regno di questo imperatore, fu a lungo ricordata a Costantinopoli come una calamità devastante.
Tra il 1334 e il 1346 fu l’Asia a sperimentare l’orrore della peste, che causò cinque milioni di morti in Cina prima di diffondersi
nel resto del Continente.
La peste in Italia e in Europa
Nel 1347 la colonia genovese di Caffa in Crimea fu contagiata e le loro navi in fuga portarono il morbo sulle coste della Sicilia, a Messina.
A partire dal 1348 l’epidemia divenne inarrestabile, diffondendosi prima in tutta Italia, poi in Francia e in Inghilterra, finché nel 1351 non ne fu invasa l’intera Europa.
Dura da debellare, la peste continuò a flagellare il Vecchio Continente per circa un ventennio, uccidendo adulti e bambini.
Nuove e gravi ondate si verificarono nel corso dei secoli XV, XVI e XVII.
In Italia furono fortemente colpite Venezia nel 1478, Milano nel 1576 (peste di San Carlo) e poi di nuovo il Nord Italia nel 1630, episodio quest’ultimo divenuto celeberrimo grazie alla penna di Alessandro Manzoni, che lo immortalò nei suoi Promessi Sposi.
Dopo gli ultimi virulenti attacchi a Londra nel 1665 e a Marsiglia nel 1720, dove una nave siriana infetta finì per causare la morte di metà dei suoi abitanti, la peste finalmente abbandonò l’Europa, lasciando tuttavia una pesante eredità fatta di profonde ferite e di inaudite sofferenze che mai più sarebbe stata dimenticata (Foto da: capurromrc.it e baroque.it).
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